"Guardandoci attorno, vediamo quanto è dolce lo scenario della natura. Ma rientrando in noi stessi, ci accorgiamo che c'è uno spettacolo ancora più bello". Sono le parole di Papa Francesco incontrando i fedeli della diocesi di Vanimo, in Papua Nuova Guinea. E continua: "La nostra missione è proprio questa: diffondere ovunque, attraverso l'amore di Dio e dei fratelli, la bellezza del Vangelo di Cristo". Per il pontefice, infatti, è importante che ciascuno promuova l'annuncio missionario là dove vive, anche negli ambienti di lavoro, "perché dappertutto, nelle foreste, nei villaggi e nelle città, alla bellezza dei panorami corrisponda quella di una comunità in cui ci si vuole bene". Questo anche per ricomporre le rivalità e vincere le divisioni personali, familiari e tribali. Per il papa è l'occasione "di scacciare dal cuore delle persone la paura, la superstizione e la magia, di porre fine a comportamenti distruttivi come la violenza, l'infedeltà, lo sfruttamento, l'uso di alcool e droghe". E parlando della Papua Nuova Guinea: "molti turisti, dopo aver visitato il vostro Paese", tornano a casa "dicendo di aver visto 'il paradiso'", in relazione di solito "alle attrazioni paesaggistiche e ambientali di cui hanno goduto". Ma per il pontefice "il tesoro più grande qui non è quello. Ce n'è un altro, più bello e affascinante, che si trova nei vostri cuori e che si manifesta nella carità con cui vi amate". L'appello di papa Francesco è di rendere la Papua Nuova Guinea "famosa non solo per la sua varietà di flora e di fauna, per le sue spiagge incantevoli e per il suo mare limpido, ma anche e soprattutto per le persone buone che vi si incontrano". (8 SET - gci)
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