Per Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, intervistata dal Corriere della Sera: "Non abbiamo ridotto Assegno di inclusione e supporto formazione lavoro, nel complesso valgono pochissimo meno di 7 miliardi di euro". E ancora: "Bisogna riflettere bene sugli strumenti, che vanno letti insieme. L’Adi si rivolge ai soggetti fragili, mentre l’Sfl serve per migliorare l’occupabilità e va tarato in funzione di questo obiettivo". "Le risorse che abbiamo messo in campo restano prioritariamente su quell’obiettivo - ha affermato - Non è mai stata un’operazione fatta per ridurre la spesa, ma per meglio spendere. I sostegni vanno solo a chi ne ha diritto. Abbiamo sempre detto che non consideriamo le due misure come statiche, faremo un bilancio dopo il primo anno per capire se sono necessari ulteriori interventi, anche ampliando gli strumenti disponibili. Non abbiamo preso alcuna decisione, ma abbiamo in corso valutazioni. Fra queste, c’è un aumento della soglia di reddito che qualifica per l’Assegno di inclusione. Oggi è a seimila euro l’anno e potrebbe essere alzata per includere più persone. Stiamo valutando". (8 SET - gci)
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