Nairobi - “Sinergie per la salute”. È questo il titolo dell’evento che si è svolto presso la sede dell’Aics, organizzato in collaborazione con l’università degli studi di Roma Tor Vergata e la Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Istituto superiore di sanità. L’incontro è stato l’opportunità di condividere e discutere i risultati di alcuni progetti finanziati in Africa nell’ambito del “Bando 5% del Global Fund per la Tubercolosi, Aids e Malaria”. Il bilancio delle esperienze e degli interventi realizzati ha spaziato dal progetto CHAO, condotto dal dpartimento di Biomedicina e prevenzione dell’università degli studi di Roma Tor Vergata in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Dream Sant’Egidio, che ha coinvolto 25 strutture sanitarie in Kenya, al progetto Bridge the gap, che ha visto la collaborazione dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, con la Comunità di Sant’Egidio e l’Università di Tor Vergata, focalizzato sulla riduzione della disparità di genere nella lotta all’HIV/TB in Malawi fino al progetto WeMen! Improving women’s access to healthcare system through men’s inclusion, con il contributo di Aics, che ha permesso di migliorare la condizione e l’aderenza ai protocolli terapeutici delle donne HIV+ in Malawi, attraverso il potenziamento del coinvolgimento dei partners nei servizi sanitari per l’Hiv/Aids. “La logica del Global Fund, con la sua formula di partenariato a livello mondiale, garantisce una prevedibilità a lungo termine dei finanziamenti per la lotta a Hiv, Tbc e malaria, nell’ottica di un rafforzamento dei sistemi sanitari. Sin dal suo lancio, la Cooperazione Italiana ha coerentemente inserito questo nuovo strumento nel quadro del suo generale e prioritario impegno nel settore della salute, pilastro anche del Piano Mattei”, ha dichiarato Rusconi. (9colonne)