Shama - Dall’attrezzatura scolastica per gli studenti delle scuole a indumenti per uomo, donna e bambino, da materiali per l’igiene personale e per la casa a coperte, cuscini e lenzuola. È la donazione fatta dal contingente italiano della missione Unifil a Tiro e destinata agli sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese che ha avuto importanti ripercussioni nel paese e nell’area di operazioni dei “caschi blu” dell’Onu. L’iniziativa era stata lanciata lo scorso maggio dal comune di Sant’Antioco, che grazie al supporto delle numerose associazioni di volontariato presenti nel territorio e alla collaborazione della Brigata “Sassari”, aveva avviato una raccolta di beni di prima necessità da destinare ai cittadini libanesi, attualmente nella morsa di una crisi economica, sociale e umanitaria senza precedenti. “I soldati italiani hanno dato dimostrazione di essere portatori di una cultura di pace e solidarietà che ha raggiunto il cuore di noi libanesi, dimostrando, con i fatti, sentimenti di fratellanza sincera”, ha affermato Hassan Dbouk, sindaco di Tiro e presidente dell’Unione delle municipalità del distretto. L’iniziativa, come ha sottolineato il generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil, “nasce dalla volontà di mettere al centro la dignità delle persone, soprattutto quelle che versano in situazioni di particolare disagio poiché costrette ad abbandonare i propri villaggi a causa degli effetti devastanti degli scontri che si protraggono da circa un anno”. (9colonne)
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