Doha - Si è chiudsa ieri a Doha la terza edizione della conferenza internazionale sul contrasto al traffico illecito dei beni culturali, organizzata dalla Qatar National Library in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Doha, oltre che con quelle francese e statunitense. L’evento ha consentito di formare, con obiettivi di “capacity building”, una platea di esperti e funzionari in materia di polizia, controllo doganale e gestione dei beni culturali provenienti dall’intera area mediorientale, grazie all’esperienza messa al servizio dai paesi partner della conferenza, tra cui l’Italia che ha rivestito un ruolo di primo piano. Il tema di questa edizione, che ha visto alternarsi 24 relatori tra giuristi, archeologici, storici e dirigenti delle forze di sicurezza, è stato il rafforzamento del quadro giuridico e legislativo di contrasto al traffico illecito di beni culturali e la connessa costruzione di capacità istituzionali a livello internazionale. L’Ambasciata d’Italia è stata presente con tre relatori: Manlio Frigo, avvocato presso Bonelli Erede e professore di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Milano; Giuliana Ciriello, dirigente del Ministero della Cultura; maresciallo Antonella Spagnuolo, carabiniera del Nucleo tutela patrimonio culturale. “In tempi di instabilità internazionale, siamo fieri di poter condividere la nostra esperienza nel delicato tema del traffico di beni culturali in Qatar e in tutta la regione mediorientale - ha dichiarato l’ambasciatore Paolo Toschi - Tutto questo al fine di prevenire la circolazione illecita e promuovere la resilienza e la capacità operativa delle istituzioni locali”. (9colonne)
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