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I BRONZI INDIVIDUALI DI PARIGI 2024:
ANCHE NOI GIOCHIAMO DI SQUADRA

I BRONZI INDIVIDUALI DI PARIGI 2024: <Br> ANCHE NOI GIOCHIAMO DI SQUADRA

“Siamo noi ad andare in gara ma dietro c’è il mondo”. Anche negli sport individuali si può parlare di squadra. È l’opinione di Monica Contraffatto, bronzo alle Paralimpiadi 2024 nei 100 m categoria T63, in linea con il tema del panel “Giochi di Squadra” del Festival dello Sport di Trento 2024 dove, assieme a Simone Alessio (bronzo nel Taekwondo) e Mattia Furlani (bronzo nel salto in lungo), ha raccontato il contributo delle numerose persone che le hanno permesso di raggiungere i suoi successi. “Io ho iniziato a fare atletica dopo l’attentato in Afghanistan nel 2012, nel quale ho perso parte della gamba destra. i primi tempi era la mia allenatrice che veniva a prendermi a casa perché non volevo allenarmi. Io, da sola, non sarei mai arrivata dove sono ora”. Per Monica, che viene dal mondo militare, la scoperta dei sacrifici che gli atleti sono costretti a sopportare è stata una sorpresa: “pensavo che fare l’atleta fosse facile, ma non lo è. I sacrifici sono quasi il 100%, e sono sia psicologici che affettivi. È difficile volersi svagare e ritrovarsi invece al campo con i propri problemi, ma è proprio quella lotta psicologica che aiuta a costruire progetti più importanti”. È d’accordo anche Simone Alessio: “il lavoro di squadra per noi è fondamentale, dallo sparring partner al compagno che regge i colpitori. La mia grande fortuna è stata il maestro Claudio Nolano che mi ha cambiato nel corso degli anni. Mi ha fatto capire che c’era un motivo se nelle categorie junior non riuscivo a vincere”. A corroborare la tesi dei colleghi azzurri interviene anche Mattia Furlani: “la squadra è composta da tante persone, ognuna delle quali mette parte della propria conoscenza per arrivare al risultato. Così è stato nella mia, dove tutti hanno messo un pezzo importante”.

FOTO. Archivio Ufficio Stampa PAT – Daniele Paternoster

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