Roma, 15 ott - “Purtroppo nel 2024, nei primi 8 mesi, Inail ha già certificato che c'è un aumento degli incidenti mentali sul lavoro, e questo anche perché ci sono state le grandi stragi plurime che ricordiamo. Detto questo, bisogna assolutamente lavorare di più in sicurezza, perché si tratta di un investimento e non può essere vissuto solo come un onore burocratico, come una carta bollata da mettere a posto, ma deve essere vissuta pienamente e consapevolmente dai lavoratori e dai datori di lavoro. Credo che le sfide del lavoro sostenibile siano su vari piani: il primo è appunto una condivisione delle responsabilità, mettiamola così, ma con la necessità di aumentare il salario. Ecco perché noi chiediamo che ci sia il salario minimo in questo paese, e che ci sia una legge sulla rappresentanza per dare valore alla presenza democratica anche dei lavoratori nei luoghi di lavoro. E che sia misurabile, perché abbiamo troppi contatti pirata, farlocchi, registrati al Cnel. Abbiamo bisogno di fare chiarezza per migliorare la qualità del lavoro. Questo servirà proprio perché in questo tempo. Non è solo la quantità, ma è la qualità del lavoro a fare di differenza”. Così Chiara Gribaudo, deputata Pd e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. E poi secondo Gribaudo c’è il tema “della conciliazione vita-lavoro, dei tempi di vita, ma in modo particolare vorrei dire della genitorialità. Per questo chiediamo un congedo per entrambi i genitori, riconosciuto e universale, qualunque sia il tuo contratto di lavoro, che tu sia autonomo o dipendente, per favorire appunto una condivisione del carico di cura familiare, non solo per la quale dei figli, ma spesso anche per i genitori che invecchiano”. Arriva nel frattempo in Parlamento una legge sulla partecipazione dei lavoratori alle dinamiche dell’impresa, che probabilmente secondo la deputata Pd “è un contributo alla discussione importante, che ci consente appunto di dare delle priorità. Considero prioritaria però la legge sulla rappresentanza, perché fino a quando non abbiamo, come prevede la Costituzione, una rappresentanza riconosciuta che eviti il crearsi di situazioni sgradevoli”. Detto questo “è interessante pensare che i lavoratori possano partecipare per esempio alla discussione della redistribuzione degli utili, che sappiamo che, come dire, vengono dati sempre verso l'alto e mai verso il basso. Ecco, se si può dal punto di vista dell'organizzazione aziendale immaginare un sistema naturalmente con ruoli e responsabilità differenziati, ma con un effetto di condivisione delle responsabilità, Io credo che sicuramente ne avranno vantaggi i lavoratori e lavoratrici, ma ne andrà a vantaggio di tutto il management industriale o comunque imprenditoriale”.
(© 9Colonne - citare la fonte)
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