E’ il 29 settembre del 1995 quando il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ammette pubblicamente per la prima volta l'esistenza della base segreta militare denominata Area 51. Da quel momento per la maggior parte dei “cacciatori di alieni” di tutto il mondo è forse sfumato il “sogno” di scoprire che in realtà gli extraterrestri sono già atterrati sul nostro pianeta come prevedevano le teorie ufologiche ricorrenti al tempo del massimo riserbo che circondava questa installazione militare. L’amministrazione americana autorizza infatti diversi ex-funzionari che hanno lavorato alla base – una vasta zona off-limits operativa di 26.000 km2, situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud del Nevada - a rilasciare dichiarazioni. Viene così alla luce che l'Area serviva per lo sviluppo e il test di apparecchiature tecnologicamente all'avanguardia (jet militari, moduli lunari, ecc.) nella massima segretezza. Eppure, tra una minoranza di inguaribili fan delle teorie complottiste, resta diffusa la convinzione che dopo il cosiddetto incidente di Roswell (1947), i resti di un’astronave aliena e del suo equipaggio siano stati trasportati all'interno della base. Teoria cospirativa sostenuta, tra gli altri, almeno in parte, anche dall'ex ministro alla difesa canadese Paul Hellyer ma che ovviamente non ha mai trovato conferme.
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