Nessun dubbio: Michele De Pascale, candidato del centrosinistra, sarà il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna, superando di gran lunga il 50% dei consensi, mentre la sfidante del centrodestra, Elena Ugolini, si ferma attorno al 40%. Prima partito il Pd, che vola oltre il 40% dei voti. Alle ore 15, alla chiusura dei seggi, l’affluenza alle elezioni è stata pari al 46,42%, crollando rispetto al 2020 quando era stata pari al 67,67%. “Dal voto arriva un messaggio molto chiaro: l’Emilia Romagna è una terra che ha valori fortissimi e che siamo stati capaci di interpretare, un messaggio di fiducia rispetto a una politica onesta nell’affrontare problemi e proporre soluzioni, in maniera non arrogante” commenta De Pascale, per poi aggiungere: “Il dato sull’astensione deve preoccupare anche noi”. Il neo-governatore rivolge inoltre un appello al premier Giorgia Meloni: “Siamo profondamente feriti da un anno e mezzo di speculazioni politiche e scontri dopo l’alluvione. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve iniziare la collaborazione istituzionale, spero nei prossimi giorni di incontrare la premier e che inizi un cambio di passo istituzionale”. Esulta, accanto a De Pascale, la segretaria Pd Elly Schlein: “Sarà un grande presidente dell’Emilia-Romagna: è la vittoria della coesione di una squadra, di una coalizione a anche dell’unità e della coesione del Pd, grazie a Bonaccini”. “Questa terra ha vissuto anni difficili, tra pandemia e alluvioni – ricorda Schlein - questo voto è un grande attestato di fiducia, ce la metteremo tutta per essere ogni giorno all’altezza di questa fiducia. E’ una vittoria emozionante e commovente”. “Per il Pd – rivendica la segretaria - si profila un dato straordinario, che conferma la responsabilità che ci sentiamo come perno della costruzione dell’alternativa a queste destre”. Elena Ugolini, invece, fa i “complimenti a De Pascale per questa vittoria decisa e schiacciante. Gli ho chiesto collaborazione per riconquistare il più grande partito in questa regione, quello di chi ha deciso di non andare a votare. C’è un grande lavoro da fare per riconquistare i cittadini alla politica vera, quella al servizio del bene comune”. (PO / Roc)
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