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Sisma 2016, Calderone: ministero a fianco commissario per ripopolamento e transizioni

Roma, 19 nov - "Stiamo parlando veramente del cantiere più importante e più grande d'Europa, il più complesso, dei territori del sisma dell'Appennino centrale: una dimensione enorme, più regioni coinvolte e tutta una serie di temi che vanno oltre la ricostruzione dei fabbricati, sia pubblici che privati, ma che invece parlano della vita delle comunità, del lavoro e soprattutto di un tema importante come quello del ripopolamento delle nostre aree interne del Paese". Così il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, intervenuta alla presentazione dell’intesa operativa tra il commissario straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli e il presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paolo Nicastro.  "Credo - aggiunge -che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali debba stare al fianco della struttura commissariale perché oggi, nel momento in cui parliamo di ripopolamento delle aree interne, dobbiamo anche individuare le azioni che sono necessarie e indispensabili per rispondere a tutte le grandi sollecitazioni sui temi delle transizioni in atto: quindi la transizione digitale, la transizione ecologica e la necessità anche di costruire delle infrastrutture tecnologicamente avanzate per consentire che nei nostri borghi interni si possa vivere di lavoro, si possano insediare nuove realtà imprenditoriali e produttive, si possa valorizzare quella che è l'eccellenza italiana, per poter consegnare a una dimensione internazionale quello che è un messaggio della qualità e della bellezza del nostro Paese. Per Calderone si tratta di "una scommessa per i tanti giovani e le tante giovani donne che devono poter vivere nei nostri Paesi, nelle nostre regioni, ma soprattutto devono poter lavorare e devono poter anche mantenere relazioni di lavoro che travalicano quelli che sono i confini fisici di una dimensione territoriale. Credo che in questo ci sia anche la necessità di individuare delle politiche attive che passino per la formazione, certamente anche per la riqualificazione, ma che tengano conto anche del bisogno di aiutare le comunità a individuare quelli che sono i percorsi di integrazione necessari, avendo un'attenzione anche per chi è più fragile e che quindi ha necessità di sostegni adeguati e di politiche adeguate che possono essere fatte certamente dalle strutture ministeriali, ma è ancora meglio se sono condivise con le realtà del territorio e con un terzo settore che fa dell'Italia veramente un'eccellenza, perché noi oggi abbiamo all'interno delle realtà del nostro terzo settore una vitalità e una competenza nel gestire anche le condizioni di fragilità che ne fanno un unicum anche a livello internazionale" conclude il ministro. (PO /Roc) ////

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