"Siamo il fronte più esposto alle sfide della realtà quotidiana, il primo riferimento per chi vive il malessere sociale e civile. Per chi chiede risposte a istanze ignorate. Siamo in prima linea di fronte alle emergenze naturali e ambientali, quelle che irrompono improvvise e che in alcuni casi si sarebbero potute prevenire. Ogni giorno, senza clamore, affrontiamo grandi bisogni e piccole questioni, con un unico obiettivo: far avanzare le nostre comunità, costruire equità, sviluppo e coesione sociale. Eppure, vorremmo fare di più per il nostro Paese, e per questo chiediamo maggiore fiducia, che crediamo di meritare avendo fatto sempre la nostra parte con umiltà e generosità". Così il sindaco di Napoli e neopresidente nazionale di ANCI, Gaetano Manfredi, in occasione della 41^ assemblea annuale dell'ANCI. Tra gli aspetti su cui il neopresidente si augura di poter fare di più c’è quello dell’emergenza climatica e ambientale: "In queste ore a Baku – ha ricordato - i governi del mondo discutono di obiettivi climatici globali e spero prevalgano visione e lungimiranza: ce lo chiedono le generazioni future. Noi chiediamo al nostro governo di scrivere insieme e portare avanti obiettivi chiari per mitigare il rischio dei nostri territori con compiti chiari per ciascun livello di governo, con controlli e conseguente responsabilità. Risorse certe, pluriennali e progetti da realizzare in tempi certi e ben definiti". Sul tema della manovra di bilancio, “siamo sorpresi e anche preoccupati per alcune scelte che sono state fatte e che noi riteniamo troppo drastiche, soprattutto di riduzione delle risorse di investimento con azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali”, ha detto il neopresidente. “Parliamo di una riduzione che nel prossimo quinquennio è di 3 miliardi e 200 milioni, per poi continuare anche negli anni successivi. Preoccupa il totale, circa 8 miliardi e 200 milioni, che confluiranno nei circa 24 miliardi di risorse pubbliche destinate a un fondo investimenti, la cui destinazione finale ad oggi non è nota". Per Manfredi "l'impatto di questa decisione sulle attività di programmazione e progettazione che necessariamente i Comuni debbono portare avanti con tempi di preavviso sarà negativo”. Perciò “chiediamo al Parlamento, con fiducia, e al Governo un ripensamento. Chiediamo di valutare insieme quali fondi funzionano bene e quali invece hanno avuto difficoltà nella spesa". (20 nov-mol)
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