Watamu - Si è concluso a Watamu, nella Contea di Kilifi, l’evento finale della componente italiana del programma Go Blue, finanziato dall’Ue e realizzato dall’Aics con il supporto tecnico dell’Istituto agronomico mediterraneo di Bari. “Il programma Go Blue testimonia l’impegno dell’Italia con l’Unione europea per uno dei settori, quello dello sviluppo costiero, dove siamo riconosciuti come eccellenza - ha dichiarato l’ambasciatore Natali presente all’evento - Attraverso questa collaborazione, l’Italia ha fornito strumenti concreti per rafforzare le capacità locali e generare opportunità economiche per le comunità costiere, contribuendo alla prosperità della regione”. Con un budget di quasi 5 milioni di euro, l’iniziativa, di durata quadriennale, ha avuto un impatto diretto sullo sviluppo economico locale, promuovendo la crescita della filiera della pesca artigianale e della manioca, settori strategici per l’economia keniana. Tra i principali risultati raggiunti, il lancio dell’app “Soko Samaki” per garantire la tracciabilità del pesce ai consumatori, la consegna di 50 imbarcazioni attrezzate alle cooperative di piccoli pescatori dislocate sulla costa, l’installazione di tre sistemi di refrigerazione dotati di fabbriche di ghiaccio e alimentati da energia solare, e la costruzione di tre impianti per la lavorazione della cassava anch’essi alimentati da solare. “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma Go Blue in collaborazione con i partner locali - ha commentato l’ambasciatrice dell’Ue in Kenya Henriette Geiger - Questo progetto rappresenta un modello di come l’Unione europea, insieme agli Stati membri, possa sostenere l’economia blu in modo inclusivo e sostenibile, con un impatto tangibile per le comunità”. (9colonne)
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