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direttore Paolo Pagliaro

E’ TREGUA IN LIBANO
USA E FRANCIA GARANTI

E’ TREGUA IN LIBANO <BR> USA E FRANCIA GARANTI

Dalle quattro del mattino è scattato il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. L’accordo pone fine a quasi 14 mesi di combattimenti avviati da Hezbollah lungo il confine settentrionale, iniziati il giorno dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud dello Stato ebraico. L’intesa è stata approvata ieri sera dal gabinetto per la sicurezza nazionale israeliano con una votazione di 10 ministri contro 1, e prevederebbe un periodo di transizione di 60 giorni, durante il quale le forze di difesa (IDF) ritireranno le proprie truppe dal Libano meridionale, mentre l'esercito libanese schiererà circa 5.000 soldati a sud del fiume Litani, prendendo posizione anche in 33 avamposti lungo il confine con Israele. Da parte loro, le forze di Hezbollah lasceranno il Libano meridionale e la sua infrastruttura militare verrà smantellata. Gli Stati Uniti avrebbero anche fornito una “garanzia” parallela per sottolineare il diritto di Israele di rispondere alle violazioni del cessate il fuoco, qualora ce ne fossero. Washington e Parigi garantiranno infatti che l’accordo di cessate il fuoco sia “attuato nella sua interezza”, come hanno affermato Joe Biden ed Emmanuel Macron in una dichiarazione congiunta.

“Gli Stati Uniti e la Francia lavoreranno con Israele e Libano per garantire che questo accordo venga attuato nella sua interezza e applicato”, hanno sottolineato Biden e Macron che si sono inoltre dichiarati “determinati a garantire che questo conflitto non provochi un nuovo ciclo di violenza”. I due capi di stato hanno sottolineato che questo accordo “proteggerà Israele dalla minaccia posta da Hezbollah e da altre organizzazioni terroristiche che operano dal Libano”. “Gli Stati Uniti e la Francia – si legge ancora nella dichiarazioni congiunta - si impegnano a svolgere un ruolo di primo piano nel sostenere gli sforzi internazionali volti a rafforzare le capacità delle forze armate libanesi e a promuovere lo sviluppo economico in tutto il Libano al fine di promuovere la stabilità e la prosperità nella regione”, hanno inoltre assicurato”.

Sta di fatto che, nonostante Hezbollah abbia affermato di accettare la proposta di cessate il fuoco, un alto funzionario del gruppo terroristico ha specificato di non aver ancora visto l'accordo nella sua forma definitiva. “Dopo aver esaminato l'accordo firmato dal governo nemico, vedremo se c'è corrispondenza tra quanto abbiamo affermato e quanto concordato dai funzionari libanesi”, ha detto alla rete di informazione Al Jazeera Mahmoud Qamati, vicepresidente del consiglio politico di Hezbollah. “Vogliamo la fine dell'aggressione, ovviamente, ma non a spese della sovranità dello Stato del Libano", ha detto. "Ogni violazione della sovranità è rifiutata”. (27 NOV – DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)