Il movimento paramilitare sciita Hezbollah s’intesta il cessate il fuoco in Libano come una propria vittoria. “La vittoria è venuta da Dio Onnipotente, l'alleato della vera causa che avete abbracciato e portato avanti nei vostri villaggi e in patria con orgoglio e forza”, ha dichiarato l’organizzazione in un comunicato stampa, aggiungendo che i suoi combattenti "rimarranno pienamente pronti ad affrontare gli attacchi del nemico israeliano”, senza menzionare esplicitamente la tregua. “I tentativi delle forze nemiche di penetrare e stabilirsi in una delle città in prima linea sono falliti”, così come quelli volti a “creare una zona cuscinetto militare e di sicurezza”, continua il movimento filo-iraniano. “Gli occhi dei nostri mujaheddin continueranno a seguire i movimenti e i ritiri delle forze nemiche oltre i confini e le loro dita rimarranno sul grilletto per la difesa della sovranità del Libano, per il suo bene e la sua dignità”, viene inoltre sottolineato. L'accordo di tregua prevede il ritiro dei combattenti a nord del fiume Litani, a una trentina di chilometri dalla “linea blu” e lo smantellamento delle infrastrutture militari nel sud. Concede inoltre sessanta giorni alle forze israeliane per lasciare il Libano. (28 NOV - deg)
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