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Emigrazione, Prodi (Cgie): da voto estero a cittadinanza, così facciamo sentire voce italiani nel mondo

Roma, 28 nov - "Siamo al termine del comitato di presidenza del CGIE. Siamo stati questa settimana tra Farnesina, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica per far sentire la voce degli italiani all'estero e per cercare strumenti di collaborazione sempre più incisivi tra le istituzioni per il bene degli italiani all'estero". Così a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria Generale del Cgie, a margine della conferenza stampa dopo il Comitato di presidenza. "Ci siamo interessati ovviamente della legge di bilancio", prosegue Prodi sottolineando che "per far funzionare i nostri ruoli di rappresentanza e per essere coerenti rispetto alla legge istitutiva abbiamo bisogno degli investimenti necessari, non di più, ma di quelli necessari. Abbiamo bisogno di una mano per noi, per i Comites, che sono la nostra rete capillare in tutto il mondo". "Poi insistiamo sempre moltissimo sulla lingua e la cultura italiana all'estero perché è da lì che riusciamo a costruire una comunità più forte attraverso gli strumenti della comprensione e dell'identità e questo per noi è fondamentale anche in relazione al tema della legge sulla cittadinanza che fa molto dibattere in questo periodo. Noi nei prossimi sei mesi affronteremo tre temi - spiega la segretaria generale del Cgie -: la messa in sicurezza del voto all'estero, la legge sulla cittadinanza e un tema che a me sta molto a cuore che è quello delle nuove mobilità per cercare di capire come arrivare a una circolarità". "Siamo qui per guardare lontano nel futuro e per farlo con i 7 milioni di italiani che stanno all'estero, che sono il 10% della popolazione nazionale e non devono essere separati dalla popolazione che è residente in Italia perché siamo la stessa comunità", conclude Prodi. (PO / emg / sip)

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