I leader dei paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), riunitisi in un vertice in Kuwait, hanno chiesto ieri “la cessazione immediata e permanente del fuoco e delle operazioni militari israeliane” così come “la consegna di aiuti umanitari e dei soccorsi necessari per fornire per i bisogni primari degli abitanti di Gaza”, ormai sempre più difficili da effettuare. A confermarlo anche l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) che ha annunciato sempre ieri che sospenderà la consegna di aiuti alla Striscia da un punto chiave di passaggio con Israele, poiché il transito è diventato “impossibile”. “Stiamo sospendendo la consegna degli aiuti attraverso Kerem Shalom, il principale punto di passaggio degli aiuti umanitari a Gaza”, una "decisione difficile mentre la fame sta rapidamente peggiorando", ha annunciato il capo dell'UNRWA, Philippe Lazzarini. Nel frattempo però nella Striscia i civili continuano a morire. Da 20 a 47 persone (secondo le fonti) sarebbero state infatti uccise in una serie di bombardamenti israeliani avvenuti ieri.
(2 DIC - deg)
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