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UCRAINA, L’UE IN CERCA
DI UNA VOCE SOLA

UCRAINA, L’UE IN CERCA <br> DI UNA VOCE SOLA

Una strategia comune europea per affrontare la crisi ucraina. È quella che anche oggi a Bruxelles cercheranno di stabilire i leader dei paesi dell'Ue durante l'ultimo vertice prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. I capi di Stato e di governo dovrebbero incontrare in mattinata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al quale verrà riaffermato il pieno sostegno dei Ventisette. “I nostri amici, e ancora di più i nostri nemici, osserveranno da vicino il modo in cui continueremo a sostenere l’Ucraina. Il nostro sostegno deve quindi essere incrollabile”, ha detto ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“È molto importante sfruttare questi due giorni a Bruxelles per incontrare tutti i nostri partner” per stabilire “una posizione comune dell’Europa”, che “non deve dimostrarsi divisa” sul tema della protezione del paese invaso nonché – ha aggiunto Zelensky – su come rafforzare il nostro popolo e, naturalmente, il nostro esercito”. Nella serata di ieri, Zelensky ha partecipato a un incontro con i leader delle principali potenze europee facenti parte del cosiddetto formato Weimar Plus - che include Italia, Germania, Francia, Polonia e Gran Bretagna. A presenziare il mini-vertice è stato il segretario generale della NATO Mark Rutte il quale ha ribadito che l’alleanza “deve fare tutto il necessario per garantire che, quando si tratta di difesa aerea e di altri sistemi d'arma, si fornisca tutto ciò che è in nostro potere fornire” a Kiev.

Secondo diverse fonti diplomatiche di Bruxelles, l’intento del vertice odierno sarebbe quello di lanciare almeno due messaggi all’amministrazione Trump che entrerà in carica il 20 gennaio. Il primo è che “Nessuna decisione sull’Ucraina, deve essere presa senza l’Ucraina”. Il secondo sarebbe quello secondo cui “Nessuna decisione dev’essere presa sull’Europa senza europei”. Concetti ribadito ieri al suo arrivo a Bruxelles anche dal cancelliere tedesco Olaf Scholz per il quale la priorità è che l'Ucraina “non sia costretta ad accettare una pace che le verrebbe dettata”. E in attesa dei possibili negoziati di pace, gli europei – sottolineano gli osservatori internazionali – intendono garantire che Kiev si sieda al tavolo in una posizione di forza.

L’Europa si è impegnata a fornire all’Ucraina almeno 30 miliardi di aiuti finanziari nel 2025, gran parte dei quali le permetteranno di acquistare armi. La diplomazia dell’Ue ha inoltre a più riprese ribadito il proprio sostegno a Kiev nel superamento del difficile periodo invernale mentre la Russia bombarda giorno dopo giorno le sue infrastrutture energetiche. “La sfida più immediata riguarda il sistema energetico dell'Ucraina”, ha ricordato von der Leyen.  (19 dic / deg)

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