Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

BIDEN: A UN PASSO
DALLA TREGUA A GAZA

BIDEN: A UN PASSO <BR> DALLA TREGUA A GAZA

Anche il presidente americano uscente, Joe Biden, ha confermato ieri sera una notizia che circolava con insistenza da diverse ore, ovvero che l’accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas palestinese sarebbe ormai “sul punto” di essere concluso. "Siamo sul punto di vedere finalmente realizzata una proposta, che avevo presentato dettagliatamente diversi mesi fa", ha dichiarato il presidente americano durante un discorso al Dipartimento di Stato, affermando che la sua amministrazione sta lavorando "con urgenza per concludere questo accordo”, una settimana prima di passare il testimone a Donald Trump col cui staff comunque si è messo in atto un lavoro di coordinamento. Sempre nella serata, la Casa Bianca ha inoltre annunciato che “il presidente Biden ha parlato con l’emiro Sheikh Tamim Bin Hamad Al Thani del Qatar. I due leader hanno discusso i negoziati per un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, basato sull'accordo del 27 maggio 2024 delineato dal Presidente lo scorso anno e approvato all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

Secondo la presidenza del Qatar, l'emiro Tamim Ben Hamad Al Thani ha ricevuto una delegazione di Hamas per discutere l'accordo di cessate il fuoco. La delegazione era guidata dal principale negoziatore di Hamas, Khalil Al-Hayya. L'emiro del Qatar ha incontrato anche Steve Witkoff, inviato speciale per il Medio Oriente designato dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, e Brett McGurk, attuale inviato dell'attuale presidente Joe Biden. Essi "hanno esaminato gli sviluppi nella Striscia di Gaza (...) così come gli ultimi progressi nei negoziati sulla tregua”, si legge in una dichiarazione rilasciata dall'ufficio dell'emiro. Il Qatar ha consegnato a Israele e Hamas una versione "finale" dell'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi di Hamas, inteso a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Da parte sua Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha ribadito: "Siamo vicini a un accordo e possiamo concluderlo questa settimana". Non faccio promesse o previsioni, ma è a portata di mano".

Da Tel Aviv, i funzionari diplomatici israeliani hanno spiegato che lo Stato ebraico si trova nelle "fasi avanzate dei negoziati" con Hamas per un accordo di cessate il fuoco che vedrebbe il gruppo terroristico rilasciare alcuni degli ostaggi che detiene a Gaza dal 7 ottobre 2023 e porre fine a più di 15 mesi di guerra. Informando i giornalisti militari e diplomatici, i funzionari hanno affermato che ci sono stati progressi nei colloqui a Doha, coordinati dai paesi mediatori Qatar ed Egitto e dalle amministrazioni statunitensi in uscita e in entrata, ma hanno sottolineato che "l'accordo non è ancora stato finalizzato".

Secondo quanto sI apprende, la prima fase del potenziale accordo vedrebbe Hamas rilasciare 33 ostaggi "umanitari" - bambini, donne, soldatesse, anziani e malati. Israele ritiene che la maggior parte dei 33 siano vivi, ma su questo non è possibile avere certezza, hanno detto i funzionari. Hanno notato che Gerusalemme non ha ancora ricevuto alcuna conferma in tal senso.  Se la prima fase verrà portata a termine, il 16° giorno dall'entrata in vigore dell'accordo, Israele avvierà i negoziati per una seconda fase per liberare i prigionieri rimasti (soldati maschi e uomini in età militare) e i corpi degli ostaggi uccisi, hanno affermato i portavoce del governo israeliano. Si ritiene che 94 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 persone la cui morte è stata confermata dalle IDF. (14 GEN - DEG)

(© 9Colonne - citare la fonte)