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direttore Paolo Pagliaro

''DA CONTI E IMMIGRAZIONE
DUE BUONE NOTIZIE''

  ''DA CONTI E IMMIGRAZIONE <BR> DUE BUONE NOTIZIE''

Dai conti pubblici e dal fronte immigrazione arrivano "due buone notizie delle quali dobbiamo essere fieri, e che ci incoraggiano a proseguire con costanza e determinazione". Così il premier Giorgia Meloni, nel corso del Consiglio dei ministri odierno, commentando i dati sui titoli di Stato e quelli di Frontex in tema di immigrazione. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato - afferma il presidente del Consiglio - che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell’aprile 2024 (diventano 21 considerando anche il 2027). I dati migliorano anche rispetto al settembre scorso, con l’UpB che ha stimato per i prossimi anni un livello di spread inferiore in media di 30 punti l’anno rispetto a quanto previsto dal Governo nel Piano strutturale di bilancio 2025, con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (sono 4,3 mld nel biennio 2025/26).
È un risultato frutto della credibilità e dell’affidabilità del Governo, ribadita anche con la legge di bilancio che abbiamo varato da poco. Questa affidabilità si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste". "Dobbiamo essere fieri di questo - rivendica Meloni - perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi, nel taglio delle tasse, negli investimenti nelle infrastrutture. Si tratta di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato". "Cambio di passo - continua il capo del governo - che registriamo anche su un altro fronte, e vengo alla seconda buona notizia del giorno. Mi riferisco all’inversione di tendenza che abbiamo impresso nel governo dei flussi migratori. Oggi Frontex ci fa sapere che, complessivamente, il numero di ingressi irregolari di migranti registrati nell'Unione europea nel 2024 è calato al livello più basso dal 2021, quando i flussi migratori risentivano ancora della pandemia da Covid. Riduzione dei flussi dovuta principalmente al drastico calo degli ingressi sulla rotta del Mediterraneo centrale, grazie al crollo delle partenze da Tunisia e Libia. E questo - rileva Meloni - è sicuramente un risultato dovuto all’azione dell’Italia, così come la riduzione complessiva degli ingressi irregolari nell’Unione europea, anche sulle altre rotte, come quella balcanica, dipende dal grande lavoro che il nostro Governo ha intrapreso in questi anni e che sta dando ottimi risultati". (Roc)

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