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direttore Paolo Pagliaro

VIRKKUNEN: ACCELERIAMO
INDAGINI SU X E TIKTOK

VIRKKUNEN: ACCELERIAMO <BR> INDAGINI SU X E TIKTOK

“Le piattaforme online hanno un potere enorme nelle nostre società e nella nostra economia. Per fortuna l’Europa da un anno e mezzo ha strumenti potenti per difendersi come il Digital service act e il Digital markets act. Le regole devono valere per tutti, queste piattaforme non possono avere le loro, come in un Far West. Certo, molto in queste normative è legato al fatto che le aziende si prendano le loro responsabilità, valutando e mitigando i rischi che pongono per le nostre democrazie, il benessere mentale dei cittadini, i minori. Molte hanno dei problemi nell’adeguarsi ed è per questo che abbiamo aperto delle indagini”. Lo afferma La Repubblica  Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione europea con delega alla sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, in una intervista a Repubblica. Elon Musk twitta contro Bruxelles… “Ognuno ha libertà di espressione: noi non regoliamo i contenuti, ma le piattaforme. In generale siamo preoccupati per l’integrità delle nostre elezioni, perché vediamo che siamo sotto attacco, ci sono interferenze da parte di attori statali e altri gruppi, e le piattaforme giocano un ruolo chiave. Per questo ora stiamo investigando anche sul sistema di raccomandazione, da cui dipende ciò che le persone vedono”. La Commissione Ue ha rallentato o messo in pausa queste indagini, come è stato scritto, per evitare di alzare subito il livello dello scontro con Trump? “No. Io sto cercando di accelerarle, soprattutto su X e TikTok per quanto riguarda le elezioni, perché ci sono votazioni importanti in arrivo. Sono indagini ampie ma voglio che questa parte vengano concluse il prima possibile. Certo per farlo dobbiamo raccogliere elementi concreti”. Trump ha detto che Mark Zuckerberg gli avrebbe chiesto di colpire l’Europa, se questa imporrà multe a Big Tech. Teme la pressione che arriverà dalla Casa Bianca su questa partita? “Chi vuole fare business in Europa deve rispettare le sue regole, che sono le stesse per tutti, che si tratti di aziende europee, americane o cinesi. Faremo rispettare a pieno la nostra legislazione”. (24 gen - red)

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