Roma, 24 gen - Un censimento delle cosiddette “culle per la vita” presenti nel territorio nazionale e collegate alle strutture sanitarie del Servizio sanitario nazionale, e adottare “con la necessaria urgenza” n protocollo uniforme per tutto il territorio nazionale per la collocazione delle culle per la vita esclusivamente all'interno di presidi sanitari. E’ la richiesta formulata al governo questa mattina alla Camera da Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, anche alla luce della morte del neonato deposto a Bari nella culla per la vita ospitata presso la parrocchia San Giovanni Battista. Perché, spiega Sportiello, “non solo manca il censimento, manca un protocollo nazionale, manca una normativa, e questo è gravissimo: i dispositivi in cui vengono affidati i neonati dopo un parto in anonimato sono dislocati sul territorio nazionale ma non esiste una mappatura”. E all'indomani della tragedia accaduta a Bari,in cui un neonato ha perso la vita per il mancato funzionamento della culla termica, secondo Sportiello “è chiaro che il governo avrebbe dovuto attivarsi subito e colmare questa mancanza, ma non lo ha fatto. Noi abbiamo chiesto che sia data priorità nell'individuare questo protocollo, chiaramente presenteremo una proposta di legge perché è inammissibile che dei presidi così importanti siano dislocati all'interno di strutture che non sono strutture sanitarie: non è possibile che non ci sia la competenza, che non ci sia la professionalità per accogliere dei neonati che vengono affidati ad una culla termica, dopo un parto nell’ anonimato”.

(PO / Sis)