Città del Vaticano, 25 gen – Si sono aperte oggi le celebrazioni in onore di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, dando il via al Giubileo del Mondo della Comunicazione, il primo dei grandi eventi organizzati per l’Anno Santo. In Sala Stampa vaticana è stato presentato un programma ricco di appuntamenti, volto a celebrare il ruolo fondamentale della comunicazione come strumento di dialogo, verità e speranza. Ad introdurre le attività previste è stato monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto della Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l'Evangelizzazione. Fisichella ha voluto sottolineare l'importanza del compito affidato ai comunicatori: “Sono i primi responsabili nel dover partecipare agli altri la positività, la bellezza e la spiritualità. Così saranno capaci, durante tutto un anno, di poterne dare un coerente resoconto.” La comunicazione, ha aggiunto, deve essere portatrice di speranza, un’ancora che resiste anche davanti alla violenza e al male: “Comunicarla significa affermare che il bene avrà sempre la meglio”. Tra i presenti, spiccavano il premio Nobel per la pace Maria Ressa e lo scrittore Colum McCann, protagonisti domani di un incontro culturale nell’Aula Paolo VI. Momento centrale della giornata è stato il discorso di Papa Francesco, che ha scelto un approccio diretto e spontaneo per rivolgersi ai presenti: “comunicare è uscire un po’ da sé stessi per dare del mio all’altro. E la comunicazione non solo è l’uscita, ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza. Sono contento di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro è un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti, a patto che sia vero.
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