Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha proposto un piano controverso per "ripulire" Gaza, affermando che Egitto e Giordania dovrebbero accogliere i palestinesi trasferiti dai territori, come parte di un’iniziativa volta a promuovere la pace in Medio Oriente. "Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha dichiarato Trump ai giornalisti, descrivendo Gaza come un "cantiere di demolizione". Ha inoltre aggiunto che la soluzione potrebbe essere adottata sia come misura "temporanea o a lungo termine". Parallelamente, la nuova amministrazione sta ristrutturando l'Agenzia per la protezione ambientale (Epa) con l’inserimento di figure provenienti dal settore industriale, spesso ex avvocati o lobbisti delle industrie petrolifere e chimiche. Secondo il New York Times, questi individui, già protagonisti nella sua precedente amministrazione, si sarebbero impegnati a ridurre le normative ambientali. Lee Zeldin, scelto come nuovo capo dell’Epa, è stato criticato per la sua limitata esperienza nel settore ambientale. "Ci si aspetta che si metta subito al lavoro per soddisfare la pioggia di ordini di Trump che ordinano all'agenzia di tagliare le normative", ha riportato il quotidiano. Tra i nominati di punta ci sono David Fotouhi, indicato come futuro vice di Zeldin, noto per aver recentemente contestato il divieto sull’amianto; Alex Dominguez, un ex lobbista del petrolio che si occuperà di emissioni automobilistiche; e Aaron Szabo, ex rappresentante sia del settore petrolifero che di quello chimico, incaricato di supervisionare le regolamentazioni sull'inquinamento atmosferico. Inoltre, la divisione dell’Epa responsabile della sicurezza delle nuove sostanze chimiche ora include figure come Nancy Beck, una lobbista di lunga data per l’industria chimica, e Lynn Ann Dekleva, ex rappresentante dell’American Chemistry Council. Entrambe hanno già lavorato con Trump durante il suo primo mandato. Su Truth Social, Trump ha scritto: "Molte cose che sono state ordinate e pagate da Israele, ma che non sono state inviate da Biden, sono ora in arrivo". Alcune testate hanno riferito che il presidente ha ordinato al Pentagono di annullare il blocco deciso dall’amministrazione Biden sulla consegna di bombe da 2.000 libbre (circa 900 chilogrammi) destinate a Israele. La proposta di Trump riguardante Gaza ha trovato sostenitori come il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, noto per le sue posizioni di estrema destra. Smotrich ha elogiato l’idea di trasferire i palestinesi, definendola "un’idea eccellente". "Dopo 76 anni in cui la maggior parte della popolazione di Gaza è stata costretta a vivere in condizioni difficili per mantenere l’obiettivo di distruggere lo Stato di Israele, l’idea di aiutarli a trovare altri luoghi dove iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente", ha dichiarato Smotrich, secondo quanto riportato dal Times of Israel. In un altro contesto, durante un comizio a Las Vegas, Donald Trump ha lasciato intendere che potrebbe considerare un eventuale ritorno degli Stati Uniti nell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questo a pochi giorni dalla decisione di ritirarsi dall’agenzia sanitaria internazionale, giustificata da Trump come una risposta alla "cattiva gestione della pandemia di Covid-19 e di altre crisi sanitarie globali". "Forse prenderemmo in considerazione di farlo di nuovo, non lo so. Forse lo faremmo. Dovrebbero ripulire tutto", ha detto l’ex presidente durante il suo intervento. Gli Stati Uniti, il principale finanziatore dell’Oms, contribuiscono con circa il 18% del budget complessivo dell’organizzazione, il cui bilancio biennale per il periodo 2024-2025 ammonta a 6,8 miliardi di dollari. Trump ha espresso il suo disappunto proprio per il fatto che gli Stati Uniti versino all’Oms somme significativamente superiori rispetto alla Cina, che ha una popolazione molto più numerosa. (sem)
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