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RENZI: LA PREMIER
SPACCA LE ISTITUZIONI

RENZI: LA PREMIER <BR> SPACCA LE ISTITUZIONI

“Quello che sta accadendo sul piano istituzionale in questi giorni non ha precedenti nella storia repubblicana”. Lo afferma Matteo Renzi in una intervista al Corriere della Sera. “Il governo ha paura a dirci la verità in Aula. Si rifugiano al Copasir sul trojan israeliano, mandano il povero Nordio a fare figuracce in Aula parlando di cavilli quando è in ballo l’interesse nazionale. A Palazzo Chigi qualcuno ha alzato le mani dal volante e pigiato sull’acceleratore”, “la legge di Bilancio si è scritta di notte con emendamenti preparati fuori dagli uffici del Parlamento. Del resto Meloni per prima fugge dall’Aula per non parlare della vicenda del criminale libico. Mentre le bollette aumentano e la produzione industriale cala, la Meloni spacca le istituzioni”. E sostiene che “rispetto alla Meloni, Silvio Berlusconi è stato un campione di pluralismo nell’informazione e di rispetto della democrazia liberale. Io dico che Giorgia Meloni ha scelto volutamente di mettere le istituzioni l’una contro l’altra. E non era mai successo: pensi solo al caso del Dis che denuncia la procura di Roma”. Il leader di Italia Viva torna a chiedere che Meloni venga in aula e avverte la premier: “Il consenso cala tutto insieme, all’improvviso: sono un esperto della materia”. Sul lodo Franceschini poi commenta: “Dario ha fatto una proposta tattica intelligente: risolvere con le tecnicalità della legge elettorale i problemi politici del centrosinistra. Chi lo critica dice che servono elementi programmatici comuni. E anche questo è comprensibile. Io so solo che con questa legge elettorale se il centrosinistra va unito, la Meloni va a casa”. (14 feb - red)

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