"La Francia ospiterà un summit europeo sull'Ucraina lunedì prossimo". L'annuncio è stato dato alla Conferenza di Monaco dal ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Fonti vicine alla presidenza della Repubblica francese non hanno confermato il vertice e parlano di un incontro informale. L'incontro potrebbere uno dei tanti tasselli che si cerca di incastrare in vista di una possibile conferenza di pace. L'entrata in carica del presidente Trump ha dato un'accelerazione incredibile ai dialoghi sulla questione ucraina, anche se l'attivismo del presidente Usa ha irritato sia gli alleati europei che lo stesso presidente ucraino olodymyr Zelensky,. In questo clima di iper attiviso il IIl dipartimento di Stato americano ha chiesto ai governi europei di fornire informazioni dettagliate sulle armi, sulle truppe di mantenimento della pace e sulle misure di sicurezza che potrebbero fornire all'Ucraina come parte di eventuali garanzie di sicurezza per porre fine alla guerra con la Russia.
Alla conferenza di Monaco è tornato ad intervenire il presidente Zelensky che ha dichiarato che "L'Ucraina non accetterà mai accordi fatti alle nostre spalle senza il nostro coinvolgimento. E la stessa regola dovrebbe applicarsi a tutta l'Europa. Nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina. Nessuna decisione sull'Europa senza l'Europa. L'Europa deve avere un posto al tavolo quando vengono prese decisioni su di lei, tutto il resto è zero. Se veniamo esclusi dai negoziati sul nostro futuro, allora perderemo", ha aggiunto.
In questi giorni Zelensky ha rilasciato interviste anche alle televisioni statunitensi dove ha palesetu tutte le sue preoccupazioni per il conflitto. "Senza il supporto militare degli Stati Uniti d'America l'Ucraina ha basse possibilità" di sopravvivere all'invasione della Russia" ha spiegato Zelensky in un'intervista a NBC News. "Conoscete le situazioni difficili, avete una opportunità. Ma avremo scarse, scarse possibilità di sopravvivere senza il supporto degli Stati Uniti", ha affermato Zelensky in una clip dell'intervista, che andrà in onda oggi integralmente. In precedenza sui suoi canali social Zelensky aveva scritto: "Ho avuto una telefonata con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e ho ringraziato l'Italia per il suo ampio sostegno all'Ucraina. L'ho informata dei miei recenti contatti con l'amministrazione statunitense, tra cui l'incontro con il vice presidente JD Vance e la telefonata con il presidente Trump. Abbiamo discusso del coordinamento con i partner sulle garanzie di sicurezza efficaci per l'Ucraina e dei possibili quadri per assicurare la sicurezza a lungo termine. Ho sottolineato che la garanzia più forte ed efficace in termini di costi è l'adesione alla Nato. Finché l'Ucraina non riceverà un invito, è fondamentale che i nostri partner sostengano lo sviluppo di un esercito forte e moderno, di sistemi di difesa aerea, di capacità a lungo raggio e di una flotta capace".
Della tefefonata ha riferito anche un comunicato di Palazzo Chigi in cui si mette in evidenza che l’obiettivo è quello di "raggiungere una pace giusta e duratura". Nella telefonata Meloni ha riaffermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti.
E ieri dalla Russia è partito un attacco durissimo verso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’Italia. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri di Mosca, ha definito “parole blasfeme” quelle pronunciate dal presidente della Repubblica il 5 febbraio all'Università di Marsiglia, in una conferenza in cui Sergio Mattarella aveva tracciato "parallelismi storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista, affermando che le azioni della Russia in Ucraina sono di natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa".
Il Quirinale ha preferito per il momento non replicare direttamente con una dichiarazione ufficiale. Lo staff di Mattarella informalmente ha fatto sapere che il presidente è "sereno" nonostante la gravità dell'attacco.
La parole di Zakharova hanno generato l'immediata reazione di solidarietà bipartisan della politica italiana.
Secondo Giorgia Meloni "gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha definito 'invenzioni blasfeme' le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta". La premier ha continuato esprimendo la sua "piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina".
Per il presidente del Senato Ignazio La Russa "inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Al Capo dello Stato Sergio Mattarella, custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della Nazione, rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato".
Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha espresso la sua "solidarietà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le cui parole riflettono un forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia".
Parole di convinta solidarietà sono arrivate da tutto l'arco politico nazionale, tranne che dal segretario della Lega Matteo Salvini. Nella serata di venerdì anche Roberto Benigni, nel suo intervento dal palco di Sanremo, ha espresso la solidarietà al presidente della Repubblica.
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