"Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. L'infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l'utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso. La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall'equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico “A. Gemelli", ha dimostrato l'insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un' ulteriore terapia farmacologica. Ciononostante Papa Francesco è di umore buono. Questa mattina ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui". Così nel consueto bollettino medico sulle condizioni di salute del Papa redatto dalla Sala Stampa Vaticana.
In precedenza era stata diffusa un'altra nota in cusi si specificava che “La notte è trascorsa tranquilla” per Papa Francesco, ricoverato dallo scorso 14 febbraio al Policlinico Gemelli per quella che i risultati degli accertamenti effettuati in questi giorni hanno accertato essere un'infezione polimicrobica delle vie respiratorie. A riferirlo – si legge su Vatican News - è il portavoce vaticano, Matteo Bruni, ai numerosi giornalisti riuniti nella Sala Stampa vaticana. “Il Papa ha riposato, stamattina si è svegliato, ha fatto colazione e si è dedicato alla lettura di alcuni quotidiani come fa regolarmente”, ha detto Bruni spiegando che nel tardo pomeriggio saranno diffuse delle ulteriori informazioni mediche. Al momento il Pontefice è autoventilato, respira cioè autonomamente, si è detto nella Sala Stampa vaticana, e segue l’indicazione del “riposo assoluto” prescritto dallo staff medico che lo ha in cura da quattro giorni. Motivo per il quale il Papa domenica non ha guidato la preghiera dell’Angelus.
Al momento non ci sono informazioni sulla prossima domenica e su altre modifiche dell’agenda papale; l’unica informazione a riguardo giunta in mattinata – riferisce ancora VN - è che sono annullati gli impegni di sabato 22 febbraio, mentre per la Messa prevista domenica 23 febbraio, alle 9, nella Basilica di San Pietro, per il Giubileo dei diaconi, Papa Francesco ha delegato monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Intanto – come confermato anche da una comunicazione di ieri sera – il Papa prosegue la terapia prescritta dai medici. Anche dall'ospedale, come dall'inizio della guerra in Medio Oriente, continua a telefonare ogni sera intorno alle 19 (ore 20) alla parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza. A confermarlo è il parroco padre Gabriel Romanelli riferendo di una videochiamata in cui Jorge Mario Bergoglio "ha domandato come stavamo e ha ringraziato per le preghiere, e ci ha dato la sua benedizione''. Il Papa appariva "stanco" ma la sua voce era "forte e chiara", ha aggiunto il sacerdote argentino. (18 FEB - vn – red – deg)
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