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UCRAINA, TRE ANNI FA
L’INVASIONE RUSSA

UCRAINA, TRE ANNI FA <br> L’INVASIONE RUSSA

I leader dell'Unione Europea sono giunti questa mattina a Kiev per esprimere il loro sostegno all'Ucraina, nel terzo anniversario dell'invasione russa. “Oggi siamo a Kiev perché l'Ucraina è l'Europa. In questa lotta per la sopravvivenza, non è solo il destino dell'Ucraina ad essere in gioco. È il destino dell'Europa”, ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un post sui social, accompagnato da un video del suo arrivo in treno nella capitale ucraina insieme al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. A Kiev oggi invece non ci sarà Emmanuel Macron atteso alla Casa Bianca per un incontro con Trump. L’inquilino dell’Eliseo ha promesso di presentare al presidente americano una serie di “proposte d'azione” per scongiurare la “minaccia russa” in Europa e garantire una “pace duratura” in Ucraina. Alla visita di Macron farà seguito, giovedì, quella del primo ministro britannico Keir Starmer, in quello che appare come uno sforzo congiunto di Parigi e Londra per ridare forza alla diplomazia europea messa all’angolo dall’asse Washington-Mosca venutosi a creare nelle ultime settimane.

Quella di Macron e Starmer sembra però qualcosa di molto simile a una “missione impossibile” in quanto il rullo compressore americano-russo pare ignorare le considerazioni degli europei e degli stessi ucraini. Venerdì il presidente Trump ha accusato i leader francese e britannico di non aver “fatto nulla” per porre fine alla guerra, definendo Macron non tanto il presidente francese quanto un “mio amico” e Starmer un “bravo ragazzo”. I due tenteranno comunque di convincere il Tycoon che non può cedere alle condizioni di Vladimir Putin, anche se appare ormai chiaro che gli States, dal 20 gennaio scorso, più che alla difesa dell’indipendenza ucraina sembrino interessati alle sue risorse sotterranee. La scorsa settimana tanto Trump che il miliardario Elon Musk hanno lanciato una serie di durissime accuse a Zelensky, arrivando addirittura a definirlo “un dittatore” e chiedendo l’indizione immediata delle elezioni presidenziali, allineandosi in questo modo pedissequamente alle richieste putiniane.

Da parte sua, questa mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram ha parlato di “Tre anni di resistenza. Tre anni di gratitudine. Tre anni di eroismo assoluto degli ucraini”, in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa del 2022. Zelensky ha anche ringraziato “tutti coloro che difendono e sostengono” l'Ucraina. Ieri il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto a lasciare il suo incarico se ciò consentirà al suo paese di entrare nella NATO. “Se davvero avete bisogno che io lasci il mio incarico, sono pronto”, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev, dove ha risposto alle domande dei giornalisti di diverse nazionalità. Il presidente ucraino ha affermato anche che Washington e Kiev si starebbero avvicinando a un accordo sui minerali, divenuto ormai un vero e proprio punto di contesa con gli Stati Uniti. (24 feb - deg)

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