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direttore Paolo Pagliaro

PARAGON: SPIATO ANCHE
DON MATTIA FERRARI

 PARAGON: SPIATO ANCHE <br> DON MATTIA FERRARI

 Anche don Mattia Ferrari, cappellano di bordo di Mediterranea Saving Humans, è stato avvisato da META di essere l’obbiettivo di un "sofisticato attacco sostenuto da entità governative non meglio identificate" nel febbraio 2024. Vale a dire, di essere stato spiato attraverso lo spyware Graphite di Paragon. Lo fa sapere stamattina la ong del mare, specificando che la notifica di minaccia ricevuta da don Mattia è “simile a quella pervenuta a Luca Casarini” capomissione di Mediterranea, ed è stata inviata dalla società Meta lo stesso giorno, l'8 febbraio 2024.  John Scott Railton, ricercatore senior di The Citizen Lab dell’Università di Toronto, cui Mediterranea ha fatto analizzare i device dei propri membri dopo le prime segnalazioni di Meta, ha detto alla ong che "essere avvisati di essere presi di mira da un attacco sostenuto da un qualche governo indica che la persona è stata probabilmente selezionata per il monitoraggio utilizzando capacità avanzate. In base alla nostra esperienza, ciò solleva la possibilità che anche altri individui della sua rete di contatti possano essere stati presi di mira a loro volta. Questo avviso di Meta è molto utile per suggerire che potrebbe esserci un problema più grande, più tecnologie in gioco e più casi che ora devono essere indagati".

- Il fatto che l’attacco a Don Mattia sia avvenuto contemporaneamente alla notifica a Luca Casarini suggerisce che potrebbero essere stati presi di mira come parte dello stesso "gruppo", suggerisce Mediterranea: “ciò solleva anche la preoccupante possibilità che siano state prese di mira altre persone, oltre a quelle attualmente note al pubblico, e che siano state utilizzate più tecnologie nell'ambito della stessa operazione di sorveglianza. Dovremmo iniziare a chiederci esattamente quali tecnologie possano essere state utilizzate nell'ambito di operazioni di spionaggio di natura governativa, di cui stiamo rivelando l’esistenza”. Mediterranea conclude: “Ricordiamo che don Mattia non lavora a titolo puramente individuale, ma svolge un servizio in piena comunione e sintonia con le autorità ecclesiastiche che hanno giurisdizione su queste questioni, come i pastori della Chiesa hanno ripetutamente affermato”. Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Avs alla Camera, attacca: “Lo spionaggio digitale non ha investito solo attivisti, giornalisti, oppositori politici. A che gioco orwelliano si sta giocando?”.

(© 9Colonne - citare la fonte)