Agenzia Giornalistica
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Siete pronti
per la nuova “civiltà”?

Siete pronti <BR> per la nuova “civiltà”?

Franco Fregni

Non c'è niente di più inedito di ciò che è stato stampato, recitava un detto di antichi giornalisti. Nel suo racconto "La lettera rubata", Edgar Alan Poe ci svela che se si vuole nascondere qualcosa conviene metterla sotto gli occhi di tutti - come sanno bene i trader delle borse mondiali dove si compiono i più grandi crimini alla luce del sole. Insomma, nonostante il sole sorga da miliardi di anni, c'è ancora chi si meraviglia. 
Il che è anche positivo: è bello vedere qualcuno sorpreso, entusiasta, felice o spaventato, sentimenti e comportamenti che si accompagnano alla meraviglia. Il che è negativo quando la meraviglia appartiene ad analisti o politici.
L'avvio del secondo mandato di Donald Trump sembra esser stata un'epifania che ha sconvolto il globo terracqueo caro a GM ma anche l'Infosfera floridiana e poi giuliana (del prof. Floridi copiato dal min. Giuli, non del FVG). 
"Incredibile", "Inaudito", "Impensabile", "Sorprendente", "Sconcertante", "Impressionante" sono solo alcuni aggettivi usati da analisti e politici, appunto, che mostrano di non aver capito che il continuo mutamento dell'essere umano e dell'ambiente che lo circonda e del rapporto tra esseri umani e ambiente è una delle poche regole che valgono nella troposfera (lo dice il nome stesso). Le altre sono: sopravvivenza e riproduzione / domanda e offerta. Eterne, immutabili.
Non c'è niente di "incredibile", è tutto scritto, si deve leggere (Vico, Spengler ma anche Joyce "riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus … Orwell con la guerra permanente tra tre potenze di "1984"), si deve conoscere chi sono gli "smart guys che hanno scelto Trump come loro burattino (a cui pagheranno i debiti come ricompensa) e che sono dentro i vostri cervelli attraverso le macchine di cui è piena la vostra vita, si deve studiare come nascono e muoiono le civiltà.
In due precedenti articoli ho scritto chi sono i "ragazzi" che muovono la marionetta Trump - a questo proposito da studiare i segnali che mandava con le mani, il corpo e gli sguardi il vicepresidente J.D. Vance - (dipendente di Peter Thiel) al suo sottoposto Donald J. Trump - e quale fase storica la nostra civiltà da tempo diventata civilizzazione sta attraversando ("Il Cesarismo", "Settimio Severo come capotribù", il che vuol dire andare a studiare la storia di Roma da Settimio Severo in poi…).
A questo punto la curiosità ci spinge a cercare di capire cosa succederà dopo l'ultimo Piccolo Augusto - di sicuro sarà un personaggio grottesco tipo il Povero Napoleone Macron - e qui tornano in scena gli "smart guys".  La nuova civlità nascerà subito divisa in due classi: da una parte i "bestioni", eredi degli attuali esseri umani che già popolano barcollanti le nostre strade e le nostre vite con gli occhi rivolti alla protesi diventata più importante del loro stesso respiro. I "bestioni" obbediranno alle macchinette che saranno sempre più smart ed integrate. Una gran parte dei "bestioni" sarà deportata su altri pianeti per trovare le risorse necessarie alla splendida vita dei "eletti" - l'altra classe sociale al suo interno fortemente gerarchizzata- che resteranno sulla terra osservando da lontano una guerra permanente tra tre potenze, combattuta da droni e robot perché "la guerra è pace", "La libertà è schiavitù", "L'ignoranza è forza" e noi potremmo finalmente essere "ortodossi" il che significa non pensare, non averne neppure il bisogno, essere finalmente inconsapevoli. Ma viviamo nella troposfera che significa "mutamento"…

(© 9Colonne - citare la fonte)