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DAZI, MINI TREGUA
TRA STATI UNITI E UE

DAZI, MINI TREGUA <BR> TRA STATI UNITI E UE

Non certo un mea culpa, però una valutazione più lucida della decisione di scatenare una guerra commerciale globale per poi sospenderla per tre mesi (eccezion fatta per la Cina), certamente sì. Parliamo delle affermazioni fatte ieri sera dal presidente americano, il quale ha ammesso che la sua politica tariffaria potrebbe provocare alcuni “problemi di transizione”, nonché avere “un costo”.  “In definitiva, però, sarà una buona cosa”, ha affermato il tycoon durante una riunione del suo governo alla Casa Bianca che per un’ora circa è stata aperta alla stampa, mentre Wall Street faceva registrare un forte calo, che si è poi tradotto in una chiusura in netto ribasso, dovuta ai timori di un'escalation della guerra commerciale tra Pechino e Washington e alle incertezze indotte nei mercati dall’aggressività della politica protezionistica trumpiana. Il Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,50%, l'indice Nasdaq è sceso del 4,31% e l'indice più ampio S&P 500 è calato del 3,46%. Male anche i principali mercati azionari asiatici che oggi sono tornati in rosso. Il principale indicatore della Borsa di Tokyo, il Nikkei, in apertura ha fatti registrare un calo di oltre il 5%.

Nella riunione governativa “aperta”, Trump ha quindi definito quello di mercoledì, quando ha annunciato la sospensione delle gabelle sulle merci in entrata, “Un giorno importante. Ci saranno sempre difficoltà di transizione, ma quello di ieri è stato il giorno più importante della storia, per i mercati. Quindi siamo molto, molto soddisfatti di come sta andando il Paese. Stiamo cercando di farci trattare equamente dal mondo”. “Pensiamo di essere in ottima forma. Pensiamo di stare andando molto bene”. Il presidente americano ha inoltre ha elogiato il proprio gabinetto, al quale ha affidato l'incarico di elaborare piani su come procedere con gli accordi commerciali e i negoziati con la Cina in quella che si sta trasformando ogni giorno di più in una vera e propria "guerra commerciale" con Pechino nei confronti delle cui merci la barriera d’ingresso negli States è ormai arrivata a un assurdo 145%. Va però sottolineato che anche per gli altri paesi il dazio universale del 10% imposto da Trump, entrato in vigore sabato, rimane valido, così come i dazi del 25% sulle importazioni di automobili, del 25% su acciaio e alluminio e del 25% su alcuni beni provenienti da Canada e Messico. Trump si è inoltre impegnato a procedere con dazi aggiuntivi su prodotti farmaceutici, legname, semiconduttori e rame.

Tornando però alla crisi tra Stati Uniti e Cina, sottolineando i suoi buoni rapporti con il presidente cinese Xi Jinping, Trump si è comunque detto ottimista sul fatto che i due giganti mondiali riusciranno alla fine a raggiungere un accordo sui dazi. “Vedremo cosa succederà con la Cina – ha detto l’inquilino della Casa Bianca –. Ci piacerebbe molto riuscire a raggiungere un accordo. Hanno davvero approfittato del nostro Paese per un lungo periodo di tempo”. In ogni caso, ha aggiunto, la sua amministrazione “Sta risistemando le carte in tavola e sono sicuro che riusciremo ad andare molto d'accordo. Nutro un grande rispetto per il presidente Xi. È stato, in un certo senso, un mio amico per molto tempo, e credo che alla fine troveremo un accordo molto positivo per entrambi i Paesi”.

Venendo all’Europa, Trump ha affermato che “tutti i paesi sono diversi” quando si tratta di negoziare tariffe doganali, ma non l'Unione Europea. “Ogni Paese – ha argomentato il tycoon - è diverso. Alcuni hanno vantaggi che altri non hanno”, nel caso dell’Ue, però, il presidente americano ha sottolineato che essa verrà considerata in sede negoziale “un blocco unico", aggiungendo che i paesi che la compongono “sono stati molto duri” con gli Usa. Secondo Trump, proprio i dazi di ritorsione sulla Cina avrebbero hanno costretto Bruxelles a bloccare le contro-tariffe sugli Stati Uniti. “Erano pronti ad annunciare ritorsioni, e poi hanno sentito cosa abbiamo fatto nei confronti della Cina”, ha affermato Trump, tronfio. “Hanno detto, sapete, preferiamo tenerci un po' indietro”. Dunque, a detta di The Donald, l’Ue è stata “molto intelligente” nel decidere di sospendere per 90 giorni la sua risposta ai dazi statunitensi, anche se – ha aggiunto – “in realtà ha approfittato degli Stati Uniti", ha aggiunto”. Quindi il presidente ha ribadito che l'Ue è stata “progettata con l'obiettivo di approfittare degli Stati Uniti”. (11 APR - DEG)

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