La Francia ha giudicato come estremamente positivi i colloqui sull'Ucraina svoltisi ieri a Parigi tra rappresentanti americani, ucraini, francesi, britannici e tedeschi, che hanno “permesso una convergenza” sull'obiettivo di una “pace solida” tra Kiev e Mosca. “Oggi a Parigi abbiamo avviato un processo positivo, in cui sono coinvolti gli europei”, ha affermato la presidenza francese dopo una serie di incontri, in particolare tra il presidente Emmanuel Macron, il segretario di Stato americano Marco Rubio e Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump. La prossima settimana è previsto a Londra un nuovo incontro degli inviati di questi cinque Paesi.
In ossequio alla ripresa delle relazioni amichevoli tra Stati Uniti e Russia, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stato informato durante una conversazione telefonica con Rubio sui colloqui di Parigi che hanno coinvolto americani, come reso noto dal ministero degli Esteri russo. “Il Segretario di Stato, che si trovava a Parigi, ha riferito sui contatti che lui e l'inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, hanno avuto lì con i rappresentanti dell'Ucraina, della Francia e di numerosi altri Paesi europei” si legge in una nota. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato la telefonata, aggiungendo che il segretario di Stato ha “trasmesso alla sua controparte russa lo stesso messaggio che il team americano ha comunicato alla delegazione ucraina e agli alleati europei a Parigi: il presidente Trump e gli Stati Uniti vogliono che questa guerra finisca e hanno ora presentato a tutte le parti le linee generali di una pace duratura”. “L'accoglienza incoraggiante riservata ai rappresentanti americani a Parigi dimostra che la pace è possibile se tutte le parti si impegnano a raggiungere un accordo”, ha aggiunto la stessa fonte.
Sempre nell’incontro di Parigi, il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha esortato il suo omologo francese, Sébastien Lecornu, ad “aumentare la spesa militare”. In tal senso, il Presidente degli Stati Uniti chiede che tutti gli stati membri della NATO destinino almeno il 5% del loro prodotto interno lordo alla difesa. Gli Stati Uniti vi destinano il 3,4% del loro PIL, mentre la maggior parte dei paesi europei vi dedicano circa 2%. Sempre ieri, inoltre, Washington ha nuovamente votato contro la risoluzione ONU che condanna l'aggressione russa in Ucraina, che “secondo gli Stati Uniti, non contribuisce a far progredire la causa della pace”. Da segnalare infine che la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che un attacco missilistico Taurus contro strutture russe “sarà considerata una partecipazione diretta della Germania alle ostilità a fianco del regime di Kiev, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe”. (18 apr - deg)
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