Il generale di divisione Enrico Barduani, a metà del suo mandato quale comandante della Kosovo Force, ha presentato nei giorni scorsi presso il quartier generale dell’Alleanza Atlantica a Bruxelles, un rapporto al comitato militare della Nato. Il generale Barduani ha illustrato un quadro complessivo dei risultati conseguiti e dei progressi compiuti, soffermandosi sulle principali vulnerabilità che caratterizzano il Teatro Operativo kosovaro. Il comandante della Kfor ha evidenziato la determinazione con la quale la Kosovo Force continua a svolgere il proprio mandato, ribadendo, al contempo, la necessità di mantenere una postura proattiva per poter affrontare qualsiasi futuro scenario. Nonostante le persistenti tensioni interetniche, l’azione di Kfor è visibile e garantisce un ambiente sicuro per la popolazione, indipendentemente da ogni etnia, genere, religione ed opinioni politiche, in linea con il mandato della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La situazione, ha proseguito Barduani, resta tuttavia fragile e condizionata da sfide strategiche, considerato lo stallo persistente nel dialogo tra Belgrado e Pristina, la necessità di una maggiore coesione negli sforzi della comunità internazionale e la delicata situazione politica della regione balcanica, caratterizzata da crescenti tensioni sociali. Al termine dell’incontro, il presidente del comitato militare della Nato, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha espresso il suo sentito apprezzamento nei confronti del generale Barduani, elogiandone il lavoro svolto e gli indiscutibili risultati fino ad oggi ottenuti, imprescindibile premessa per supportare il processo di normalizzazione a guida europea.
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