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direttore Paolo Pagliaro

Da Roosevelt
a Trump

Da Roosevelt <br> a Trump

di Paolo Pagliaro

Nel 2024 l’aiuto pubblico allo sviluppo da parte dei Paesi ricchi è diminuito del 7%, con un taglio di oltre 11 miliardi di dollari. A centinaia di milioni di persone dei paesi più poveri– attraversati da guerre, carestie e dall’impatto del cambiamento climatico – sono venute a mancare  risorse decisive per garantire sanità, istruzione e sicurezza alimentare.

Secondo le stime dell’Oxfam quest’anno – dopo i tagli annunciati da Trump all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale - il calo dell’aiuto pubblico globale potrebbe raggiungere il 17%.   In questi mesi  sono già stati cancellati 64 milioni di dollari di aiuti per il Sud Sudan e il Ciad, due dei paesi più poveri del mondo, che stanno accogliendo milioni di profughi sudanesi.

Una parte rilevane delle somme stanziate per l’aiuto allo sviluppo peraltro non supera i confini nazionali perché viene utilizzata per far fronte all’accoglienza dei richiedenti asilo. Nel caso dell’Italia viene trattenuto il  26,3% del totale dell’aiuto pubblico, cioè 1 miliardo e 700 milioni. Una percentuale in aumento anche se l’anno scorso  gli arrivi si sono dimezzati.

54 anni fa l’Onu fissò nello 0,7% del Pil la spesa per garantire i servizi essenziali a quella parte del mondo che ne era privo.  Ma allora era ancora vivo l’insegnamento di un grande presidente americano – Franklin Delano Roosevelt – che in un celebre discorso aveva indicato le quattro libertà che occorre garantire a tutti i popoli: libertà di culto, libertà di espressione, libertà dal bisogno, libertà dalla paura. Altri tempi, altra America   

(© 9Colonne - citare la fonte)